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Nasce per diffondere attraverso il cammino la conoscenza dell'anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana, alle porte della bassa Val di Susa. La pratica didattica si basa sul metodo dei tre osservatori (naturalistico, antropico e del deserto), ognuno dei quali approfondisce un aspetto della multiforme tematica ambientale. Obiettivo è la comprensione sistemica del rapporto uomo-ambiente. Nell’ottobre 2010 Scuola per Via si costituisce come Associazione di Promozione Sociale.
Il 22 ottobre 2010 Scuola per Via diventa Associazione di Promozione Sociale: fra i soci fondatori ci sono accompagnatori naturalistici, bibliotecari che hanno curato censimenti della microeconomia locale sostenibile, educatori e ricercatori nel campo delle energie alternative.
Scuola per Via usa il territorio: i percorsi scelti, oltre a presentare elementi d’interesse naturalistico e storico, servono da spunto per affrontare diversi temi ambientali. Il percorso diventa un libro da aprire e interpretare.
La descrizione del territorio tipica delle passeggiate è affiancata da analisi di pratiche unitarie, forme di soddisfacimento dei bisogni primari il meno insostenibili possibile. Sono esempi di questo tipo di pratiche il cammino come forma di mobilità e il compostaggio di qualità agraria per ottenere alimenti che nel ciclo di produzione contribuiscono a ricostituire l’humus del suolo.
Anche se l’aula di elezione è il territorio, Scuola per Via propone laboratori per le scuole, conferenze, serate di letture a tema.
Tappa particolare dei percorsi è l’osservatorio del deserto, luogo in cui, isolati e sollecitati al raccoglimento da un elemento naturale come un masso, si ragiona sul posto che occupiamo nel mondo. L’obiettivo è spogliare l’uomo del ruolo di culmine dell'evoluzione, guardandolo alla luce dei molteplici legami che lo ancorano all’ambiente e vestendo i panni degli altri esseri che popolano la Terra.
L'osservatorio naturalistico descrive gli ecosistemi alla luce delle relazioni ecologiche che vi si instaurano. Quello antropico analizza il grado di insostenibilità delle attività umane. L'osservatorio del deserto invita a interpretare in chiave unitaria e non antropocentrica le leggi che regolano l'universo.
I tre livelli di lettura del territorio sono descritti in un Manuale redatto nel 2017 nell'àmbito del progetto provinciale InFEA (Informazione Formazione Educazione Ambientale).
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