Le favole di Farnia

Sabato 7 novembre 2009
Le favole di Farnia

Il bosco parla a chi lo sa ascoltare. Scuola per Via invita le famiglie a una passeggiata in compagnia alla scoperta del popolo della collina morenica: gli alberi e le loro storie.


Percorso ad anello
10:00 Ritrovo a Rivoli in via Fontana Costero
(prosecuzione di viale Cardinal Fossati)
Passeggiata nel bosco con raccolta di materiale
12:30 Pranzo al sacco all’area attrezzata De Benedetti
Attività fra gli alberi per genitori e figli
16:00 circa Rientro

Attrezzatura: scarpe comode, pranzo al sacco
Difficoltà: minima; percorso non adatto ai passeggini

Costo: 5 euro a famiglia
In caso di maltempo la passeggiata sarà rimandata.

Prenotazione obbligatoria: scuolapervia@libero.it
cell. 333 9153181 da lun. a sab. h 14:00 – 18:00

VIA DEL BASILICO A DICEMBRE

Riproposta il 12 dicembre 2009 la passeggiata La Via del Basilico a Genova. Stessi orari stesso percorso!!!

Invito all’Anello del sentiero botanico di Ciaè Sabato 24 ottobre 2009


Scuola per Via offre ai camminatori l’occasione di scoprire luoghi vicini alla città e poco noti: un accompagnatore naturalistino vi guiderà, tra il mare e le colline, nelle valli genovesi. Un’escursione che ha il sapore del viaggio, compiuto in parte su uno degli ultimi trenini a scartamento ridotto della Liguria, in parte a piedi, nel silenzio di ambienti dove sopravvivono specie preziose.

Percorso
Ritrovo alla stazione Genova Piazza Principe h 9:30
Trenino Genova-Casella dalla stazione Manin – percorso panoramico fino alla stazione di Sant’Olcese-Tullo – prima parte del sentiero botanico di Ciaè – borgo di Ciaè – pranzo al sacco – seconda parte del sentiero botanico – Sant’Olcese (possibilità di acquisto di prodotti tipici)
Rientro in p.za Manin h 18:24
Ritorno con bus 34 a Genova P.P.

Difficoltà: media
Itinerario E/T (escursionistico / turistico), dislivello 80 m, 3 ore di cammino; sentiero a tratti scosceso e stretto, possibile guado. Percorso in parte su strade asfaltate secondarie, in parte su sentieri.

Attrezzatura: scarpe da trekking, k-way, borraccia, pranzo al sacco.

Costo
Passeggiata + biglietto AMT + biglietto trenino Casella € 12,00

Prenotazione obbligatoria, entro lunedì 19 ottobre: scuolapervia@libero.it
Cell. 333 9153181 lun.-sab. h 14:00 – 18:00

La passeggiata si farà con un minimo di 20 partecipanti.
In caso di pioggia sarà rimandata.

La via del basilico Sabato 17 ottobre 2009


Si dice basilico e già si pregusta il pesto alla genovese. Ma l’Ocimum basilicum, o erba regia, ha una storia che va ben oltre il vaso in cui lo piantiamo. Scuola per Via, che promuove il cammino come atto di conoscenza del territorio e delle pratiche antropiche ad esso legate, propone una passeggiata, guidata da un accompagnatore naturalistico, alla scoperta di storia e produzione di una delle piante più diffuse in Italia, coltivata alle porte di Genova con metodi tradizionali adattati allo scosceso entroterra.

Percorso
Ritrovo alla stazione FS di Genova Prà h 10:00
Prà centro – castello Torre Cambiaso – visita alle serre di produzione del basilico – pranzo al sacco alla cappella della Vergine Santissima – vetta di Pegli – Pegli centro (possibilità di acquisto della vera focaccia alla genovese) – villa Pallavicini: visita alle serre di piante esotiche
Arrivo alla stazione FS Genova Pegli h 16:30

Difficoltà: itinerario E/T (escursionistico / turistico), dislivello m 100, percorso su sentieri e strade asfaltate secondarie, 3 ore di cammino.
Adatto alla famiglie con bambini in grado di camminare.
Attrezzatura: scarpe da trekking, k-way, borraccia, pranzo al sacco.

Costo € 7,00

Prenotazione obbligatoria, entro martedì 13 ottobre: scuolapervia@libero.it
Cell. 333 9153181 lun.-sab. h 14:00 – 18:00

La passeggiata si farà con un minimo di 20 partecipanti.
In caso di pioggia sarà rimandata.

TRENO: Tragitto Rettilineo Evoca Nuovi Orizzonti

Tragitto Rettilineo Evoca Nuovi Orizzonti. Un acronimo invita simpatizzanti e aspiranti camminatori a scoprire nuove terre.

CHI CONOSCE Scuola per Via sa che promuove il cammino come atto conoscitivo e forma di spostamento ad altissima sostenibilità. Questa pratica è nel nome stesso, in quel moto per luogo che suona classicheggiante ed evoca portici di losoca memoria. Se Aristotele insegnava camminando è anche perché il ritmo del passo non è privo di una componente rituale che prepara alla concentrazione e all’indagine.
Ben illustri precedenti ha chi ambisce a usare le passeggiate per parlare di ambiente in modo sistematico, scegliendo di volta in volta un tema da approfondire in tappe di analisi di contesti antropici, naturalistici o suggestivi che chiamiamo osservatori. Il metodo è nato in bassa Valle di Susa, sulla collina morenica fra Rivoli e Avigliana, ma nulla gli impedisce di estendersi ad altre aree che offrano sufcienti spunti per considerazioni di carattere ambientale.

Ecco perché Scuola per Via propone un’esperienza nel territorio di Genova, due itinerari alle porte della città rivolti ai frequentatori di Torino e provincia: un osservatorio antropico sul basilico e un viaggio lungo un sentiero botanico di collina. Per riuscire, la proposta richiede alcuni volontari intraprendenti disposti a prendere il treno e a farsi guidare per un giorno nei dintorni della città di De André.
La ragione di questa proposta non sta solo nella replicabilità in luoghi lontani del metodo di Scuola per Via, ma nello strumento di questa possibilità, il treno, preziosa alternativa all’automobile, che libera il viaggiatore dall’impegno della guida consentendogli di godere il tragitto: pregustando la meta seduto nel senso di marcia, con il paesaggio che gli si fa incontro dopo ogni galleria, o dando le spalle alla destinazione, nell’intento di non guastare la sorpresa. Lo stesso vale per il ritorno: il pragmatico affronta a muso duro il trauma del rientro, mentre il nostalgico ostinato fa un ultimo ripasso del percorso con le spalle all’arrivo. Nella scelta del posto da occupare, apparentemente casuale o indipendente dalla volontà, si esprime la variegata casistica dei viaggiatori e una folla di signicati esistenziali inconsapevolmente attribuiti al viaggio.
Il tragitto in treno, a differenza dell’escursione a piedi, di solito non coincide con il viaggio; è un’introduzione al punto di partenza, un lo che connette le tappe di un itinerario. In quanto tale, dovrebbe rivestire ben poco interesse per il turista. Il suo fascino, invece, consiste negli intrecci formati fra le caratteristiche dei panorami che si susseguono dal nestrino e il tipo di ozio cui si dedica il viaggiatore. Che sia lettura, musica o scrittura, l’attività scelta presta allo scenario un sapore che nel ricordo costituirà la colonna sonora del viaggio. Ecco compiersi la metamorfosi del puro trasferimento sico, della parentesi fra luoghi interessanti, in viaggio cerebrale, dove il tempo che in auto si spenderebbe a guidare o cercare la strada diventa terreno fertile per la speculazione: c’è chi saccheggia biblioteche domestiche o pubbliche per studiare in treno i luoghi di destinazione, c’è chi sfrutta le lunghe ore tra la partenza e l’arrivo per un viaggio nell’anima, c’è chi approtta del ritorno per cominciare a scrivere il diario della vacanza.
A queste opportunità offerte dal treno, si aggiunge una caratteristica di non poco conto per chi, come Scuola per Via, promuove uno stile di vita leggero: se si sceglie di andare lontano, prediligere il treno signica opporre un’alternativa al consumismo irrefrenabile. La capienza del treno, infaticabile convoglio che porta verso le mete più disparate migliaia di persone contemporaneamente, è un invito alla sobrietà; anche se non modica di un’unghia gli insostenibili meccanismi globali, apre una breccia nell’omologazione dei costumi.

Scuola per Via nasceva un paio di anni fa con un’apologia del camminare che è anzitutto un elogio della lentezza, madre del pensiero. A questa continua a ispirarsi proponendo passeggiate, compreso il duplice esperimento genovese. Stavolta però, all’elogio della lentezza si accompagna quello dell’otium, la tranquillità generatrice di speculazione intellettuale. Altro potrete scrivere sul treno voi camminatori che lascerete i monti per il mare.